Rifugio Marinelli e Monte Coglians

Tipo di percorso: EE ( sentiero per escursionisti esperti )
Difficoltà: Alta
Dislivello: 1500 mt
Lunghezza: 17 km
Tempi di percorrenza: 4 ore circa all'andata4 ore circa al ritorno
Da
Forni Avoltri si segue la strada per Sigilletto e Collina.
Superando
quest'ultima località si continua a salire fino al Rifugio Tolazzi ( 1350 mt ), dove la
strada termina con un parcheggio.
A piedi si passa nei pressi del Rifugio e si continua sulla pista principale, sterrata, che sale ripida nel bosco. Lasciata a sinistra la via per il il Rifugio Lambertenghi ed il Lago Volaia si continua sulla sterrata per una decina di minuti fino al punto dove si lascia la pista principale per prendere a destra un'ampia traccia segnavia CAI 143 ( direzione Rifugio Marinelli ).
Si sale nel bosco di abete, ritornando poi sulla sterrata da seguire a destra fino a giungere in vista del sentiero che si sviluppa nei prati dove pascolano le mandrie della Casera Moraret.
Quando il sentiero ritorna su strada sterrata ci si trova nei pressi di
Forcella Moraret ( 2112 mt ) dove sorge il rifugio Marinelli ( 2120 mt ) che si affaccia verso la Val
Grande e le Alpi Carniche.
Qui vi sono anche le frecce escursionistiche che segnalano la direzione per iniziare salita lungo la via normale al Coglians.
Chi non volesse salire alla vetta della montagna ma iniziare subito la strada per il ritorno, dalla parte opposta della Forcella Moraret parte il sentiero CAI 174 per il Monte Floriz ( 2184 mt ) che riconduce alla partenza.
Chi invece decidesse di salire alla vetta del Coglians comincia a risalire il prativo versante settentrionale del Pic Chiadin ( 2302 mt ) dove diviene evidente il tracciato di arroccamento risalente alla Grande Guerra.
Questa taglia tutta la dorsale rocciosa del Pic Chiadin poco sotto il crinale e presenta bellissimi tratti molto panoramici. La notevole larghezza del tracciato lo rende molto agevole.
In alcuni punti l'ex strada
militare risulta proprio scavata nella roccia. Terminato questo tratto, oltre la Forcella Monumenz ( 2292 mt ), il
sentiero segnato piega a sinistra ed entra nei calcari dolomitici del Monte Coglians, qui profondamente fessurati dalle
acque meteoriche.
La
grande placca calcarea da superare è stata attrezzata con un cavo d'acciaio
per rendere più sicura la progressione ma non esistono, comunque, particolari
problemi di esposizione.
Il
tratto è attrezzato e consente di non perdere quota e di arrivare direttamente
all'imbocco del primo, enorme ghiaione del Coglians.
Nel primo tratto lo si risale camminando su grandi massi fratturati per poi entrare nel ghiaione vero e proprio risalendolo verticalmente fino ad addossarsi, a destra della montagna.
A questo punto si deve affrontare il primo tratto roccioso lungo la Via Normale al Coglians, tratto non esposto ma che richiede l'uso delle mani per la progressione. Un traverso finale consente di accedere a ciò che resta della mulattiera ex militare costruita nella Grande Guerra per salire al Coglians. Qui sono ancora visibili, in alcuni punti, la lastricatura ed i muretti di sostegno.
Alla fine di questo tratto si entra nel secondo ghiaione del Coglians, più ripido ed instabile del primo e, quindi, più faticoso.
Al termine di questo ci si addossa nuovamente alle rocce risalendole lungo un canalino facile ma che richiede l'uso delle mani. Il tracciato da seguire, sempre segnalato, porta quindi al tratto finale, dove si attraversa la grigia pietraia al termine della quale ci si ritrova sulla vetta del Coglians ( 2780 mt ), dove è stata posta una campana.
Qui, poco più in basso, è visibile ciò che resta del fortino costruito in vetta ed utilizzato dalle truppe italiane, durante la Grande Guerra, per il controllo delle vallate austriache.
Dalla campana del Coglians, percorrendo un breve tratto di crinale, è possibile raggiungere la Croce del Coglians.
Dalla vetta grandissimo il panorama a 360 gradi, visto che ci troviamo sul punto più alto di tutte le Alpi Carniche.
Utilizzando
la via di salita si ridiscende al Rifugio Marinelli ed alla Forcella Moraret
per poter rientrare.